Il disturbo specifico
dell'apprendimento, secondo il DSM-5
(APA, 2013) è un disturbo del
neurosviluppo per il quale si
suppone un'origine biologica che
sarebbe alla base delle anomalie a
livello cognitivo associate ai
sintomi comportamentali del
disturbo. L'origine biologica
comprenderebbe un'interazione tra i
fattori genetici, epigenetici e
ambientali, che colpirebbero le
capacità cerebrali di percepire o
processare informazioni verbali o
non verbali in modo efficiente e
preciso. Secondo il nostro punto di
vista comunque alcuni disturbi che
oggi potrebbero rientrare nell'ampia
categoria dei DSA come ad esempio
alcune forme di dislessia o
discalculia potrebbero avere
un'origine organizzativo-funzionale
anziché una componente genetica e
quindi trattabili con successo
attraverso strumenti psicologici di
tipo psicoeducativo. Alcuni tipi di
sintomi o problematiche relative
all'apprendimento non
necessariamente rientrano nei DSA
come specificato dal DSM-5. Infatti
è interessante notare che lo stesso
DSM-5, nel criterio A, specifica che
il disturbo specifico
dell'apprendimento deve persistere
nonostante interventi mirati su tali
difficoltà. Per questo il centro di
trattamento psicologico a
orientamento di psicologia
emotocognitiva affianca alla
diagnosi descrittiva anche una
valutazione di tipo funzionale e i
nostri psicologi professionisti
intervengono proprio sugli aspetti
funzionali/organizzativi al fine di
verificare una concreta possibilità
di remissione della problematica. Di
seguito riportiamo le linee guida
del DSM-5 per la valutazione
clinico-descrittiva del DSA. |
Sintomi e
caratteristiche dei DSA
al fine di una
valutazione diagnostica, il DSM-5
suggerisce al professionista della
salute quattro criteri diagnostici
indicati dalle lettere dalla A alla
D che devono essere
contemporaneamente verificati in
sede clinica.
-
Difficoltà di apprendimento e
nell'uso di abilità scolastiche,
come indicato dalla presenza di
almeno uno dei seguenti sintomi
che sono persistiti per almeno
sei mesi, nonostante la messa a
disposizione di interventi
mirati su tali difficoltà:
-
Lettura delle parole
imprecisa o lenta e faticosa
(es. il soggetto legge
singole parole ad alta voce
in modo errato o lentamente
e con esitazione, spesso
tira a indovinare le parole,
pronuncia con difficoltà le
parole).
-
Difficoltà nella
comprensione del significato
di ciò che viene letto (es.
può leggere testi in maniera
adeguata ma non comprende le
sequenze, le relazioni, le
inferenze o i significati
più profondi di ciò che
viene letto).
-
Difficoltà nello spelling
(es. può aggiungere,
omettere o sostituire
lettere);
-
Difficoltà con l'espressione
scritta (es. fa molteplici
errori grammaticali o di
punteggiatura all'interno
delle frasi; usa una scarsa
organizzazione dei
paragrafi; l'espressione
scritta delle idee manca di
chiarezza).
-
Difficoltà nel padroneggiare
il concetto di numero, i
dati numerici o il calcolo
(es. ha una scarsa
comprensione dei numeri,
della loro dimensione e
delle relazioni, conta sule
dita per aggiungere numeri a
una singola cifra, piuttosto
che ricordare i fatti
matematici come fanno i
coetanei: si perde
all'interno di calcoli
aritmetici e può cambiare
procedure).
-
Difficoltà nel ragionamento
matematico (es. ha gravi
difficoltà ad applicare
concetti matematici, dati o
procedure per risolvere
problemi quantitativi).
-
Le abilità scolastiche colpite
sono notevolmente e
quantificabilmente al di sotto
delle attese per età cronologica
del soggetto, e causano
interferenza significativa con
il rendimento scolastico (o
lavorativo), o con le attività
della vita quotidiana, come
confermato da misurazioni
standardizzate somministrate
individualmente dei risultati
raggiunti e da valutazioni
cliniche complete. Per i
soggetti di età superiore o
uguale ai 17 anni, un'anamnesi
documentata delle difficoltà di
apprendimento invalidanti può
sostituire l'inquadramento
clinico standardizzato.
-
Le difficoltà di apprendimento
iniziano durante gli anni
scolastici ma possono non
manifestarsi pienamente fino a
che la richiesta rispetto alle
capacità scolastiche colpite
supera le limitate capacità del
soggetto (es. come nelle prove a
tempo, nella lettura o scrittura
di documenti complessi e lunghi
in breve tempo, con carichi
scolastici eccessivamente
pesanti).
-
Le difficoltà di apprendimento
non devono inoltre essere meglio
giustificate da disabilità
intellettiva, acuità visiva o
uditiva alterata, altri disturbi
mentali o neurologici, avversità
psicosociali, mancata conoscenza
della lingua dell'istruzione
scolastica o istruzione
scolastica inadeguata.
Esistono tre livelli di gravità che
il clinico si troverà a specificare:
lieve, moderata, grave.
Un
altro specificatore è l'area di
compromissione (ricordando vanno
specificati singolarmente tutti gli
ambiti e le capacità compromessi):
Compromissione della lettura:
accuratezza nella lettura delle
parole, velocità o fluenza della
lettura, comprensione del testo.
Ricordiamo inoltre che
Dislessia è un termine
essere utilizzato per riferirsi
a un pattern di difficoltà di
apprendimento caratterizzato da
problemi con il riconoscimento
accurato o fluente delle parole,
con scarse abilità di decodifica
e spelling. Se dislessia viene
utilizzato per specificare
questo particolare pattern di
problemi, è importante, nella
diagnosi di DSA, specificare
anche la presenza di qualsiasi
difficoltà aggiuntiva, come
difficoltà nella comprensione
della lettura o nel ragionamento
matematico.
Compromissione dell'espressione
scritta: accuratezza nello
spelling, accuratezza nella
grammatica e nella punteggiatura,
chiarezza/organizzazione
dell'espressione scritta.
Compromissione del calcolo:
concetto di numero, memorizzazione
di fatti numerici, calcolo accurato
o fluente, ragionamento matematico
corretto.
Ricordiamo che Discalculia
è un termine alternativo
utilizzato per riferirsi a un
pattern di difficoltà
caratterizzato da problemi
nell'elaborare informazioni
numeriche, imparare formule
aritmetiche ed eseguire calcoli
in modo accurato o fluente. Se
discalculia viene utilizzato per
specificare questo particolare
pattern di difficoltà
matematiche, è importante che il
clinico specifichi anche la
presenza di qualsiasi problema
aggiuntivo, come difficoltà nel
ragionamento matematico o nella
precisione del ragionamento a
parole.
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