Frequentemente
bambini e adolescenti possono manifestare sintomi
psico-somatici conseguenti a disturbi d’ansia. L’ansia di
separazione è comune nell'infanzia e si verifica in
proporzione uguale nei due sessi. L’esordio può avvenire in
età prescolare, ma molti casi hanno inizio intorno ai 10-12
anni, specialmente quando si associa il rifiuto di andare a
scuola. La caratteristica essenziale è l’ansia estrema
scatenata dalla separazione dai genitori, da casa o da altri
ambienti familiari. I bambini dichiarano spesso la paura che
qualcuno dei familiari (genitori, fratelli, nonni, ecc.) si
possa fare del male o che possa accadere qualcosa di
terribile in loro assenza. Il pensiero costante che possano
succedere eventi catastrofici condiziona e organizza la vita
del bambino e, di conseguenza, la vita dell'intero sistema
familiare.
I bambini
piccoli sono particolarmente predisposti all’ansia legata
alla separazione, perché "immaturi" dal punto di vista
dell'esperienza e ovviamente ancora dipendenti dalle figure
di accudimento. Nelle diverse fasi del processo evolutivo,
infatti, il disturbo può essere di natura transitoria, in
quanto legato a cambiamenti e trasformazioni dovute ai
processi di crescita, che possono generare alti livelli di
tensione e ansia che sfociano nella manifestazione di
sintomi fobici.
Il rischio che
i diversi sintomi si possano cronicizzare ovvero mantenere a
livello longitudinale e così assumere caratteristiche di
disturbo è strettamente legato alle reazioni dell'ambiente
in risposta alle variazioni del bambino. I tentativi
autonomi di risoluzione del problema basati su proprie
convinzioni o su convinzioni sociali errate però può essere
patogenetico e entrare a far parte di quello che lo
psicologo Baranello definisce, in seno alla teoria
emotocognitiva, "loop disfunzionale" (Baranello, 2006). Si
tratta di un circuito chiuso fatto di azioni, comportamenti
e comunicazioni che, nel tentativo di far fronte al
problema, in realtà sembrano mantenerlo se non aggravarlo
Generalmente le caratteristiche dei bambini che sviluppano
questo disturbo sono: estrema diligenza, scrupolosità,
attenzione eccessiva a quanto accade nel loro ambiente di
vita, forte desiderio di compiacere, tendenza al
conformismo. In sintesi una tendenza al controllo personale
e interpersonale quindi, così come sostiene la psicologia
emotocognitiva di Baranello, anche il disturbo d'ansia di
separazione si può inscrivere nello schema ossessivo (o
fobico-ossessivo) del loop disfunzionale e, di conseguenza,
anche il trattamento dovrebbe basarsi su processi correttivi
di tipo educativo.
Il bambino ha
una fantasia molto ricca ma potrebbe essere caratterizzata
da alcuni pensieri angoscianti. Le famiglie, generalmente,
tendono a essere molto unite e accudenti così i bambini
spesso sembrano oggetto di eccessiva attenzione e
preoccupazione da parte dei genitori. E' importante non
sottovalutare il costante stato ansioso che sembra
caratterizzare tutte o comunque la maggior parte delle
attività del bambino con diagnosi di disturbo d'ansia di
separazione. Questo perché il disturbo può compromettere
seriamente il suo sviluppo psicofisiologico, principalmente
nell'area sociale, con conseguenze negative nei processi di
socializzazione, fondamentali per uno sviluppo armonico ed
equilibrato.
In questa
campagna informativa sul disturbo d'ansia di separazione
approfondiremo il tema della diagnosi clinica basata sui
criteri diagnostici del DSM-5, per poi cercare di
comprendere quali processi funzionali sono alla base della
patogenesi del disturbo e, infine, di tracciare le linee
guida proposte dalla teoria emotocognitiva di Baranello per
l'intervento psicologico riabilitativo indiretto del
disturbo. L'intervento indiretto è rivolto al genitore o ai
genitori per fornire loro strumenti tesi alla gestione e
alla remissione spontanea del disturbo senza intervenire sul
bambino e, quindi, prevedendo la sensazione da parte del
bambino di sentirsi diverso o malato. Il disturbo d'ansia di
separazione di tipo psicologico non è una malattia, non va
curato in senso classico ma va corretto agendo proprio sulle
errate convinzioni che sostengono comportamenti e
comunicazioni non funzionali.
a cura di
Redazione "SRM Psicologia"
ultimo aggiornamento, 3 settembre
come citare
questa fonte
Redazione (2016)
Introduzione alla campagna
informativa sul disturbo d'ansia di
separazione
in Maduli, M.L., Baranello, M. (a cura di)
(2016)
ansia di separazione. Diagnosi con
il DSM-5, comprensione e
trattamento.
SRM Psicologia, Progetto PRS,
settembre 2016
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